Generazioni a confronto, baby boomer e millennials stanno modificando l’approccio alla domanda sanitaria, in un paese in cui il digital divide è ancora molto forte.
I Baby boomer sono i maggiori “consumatori” di assistenza sanitaria in questo momento, ma non sono ancora la generazione più grande demograficamente, i Millennials li hanno superati diventando la più grande generazione attuale, il che significa che sia il settore sanitario sia quello farmaceutico hanno bisogno di adeguare il proprio approccio alla sensibilizzazione del paziente. Gli investimenti in spot televisivi sono un ottimo modo per raggiungere un target di pazienti più anziani, ma la connessione con i Millennials richiede una trasformazione e trasposizione digitale nel modo in cui aziende, operatori sanitari, medici e farmacisti vogliono comunicare con le generazioni più giovani.
Anche la apple nel recente keynote ha accentuato la direzione dello sviluppo di app per apple watch nel settore healthcare con la presentazione di Airstrip. app con funzionalità dedicate alle future mamme, funzioni che aiutano a costruire un legame sempre più fitto tra paziente e specialista, ma che nel contempo danno la possibilità di essere sempre più partecipi ed attivi nella propria “vita sanitaria”. Investire in quel tipo di target è uno dei segnali che quel mercato ha già raggiunto un valore di certo non trascurabile, ma soprattutto possiede margini di crescita ancora elevati.
L’approccio dei Millennials secondo il sondaggio Nuance
Secondo un sondaggio di Nuance Communications, rispetto alle generazioni precedenti, i Millennials sono più propensi a fare delle proprie scelte di assistenza sanitaria un lavoro di ricerca “social”, attraverso recensioni , commenti on-line con persone che hanno già avuto esperienza diretta di quanto stanno cercando. Il sondaggio che ha coinvolto circa 3.000 intervistati ha rilevato che il 70% dei Millennials sceglie il proprio medico per la prima consulenza attraverso amici e familiari ed in forma online, di contro, solo il 41% tra gli intervistati con un’età di 65 anni sceglierebbe il medico sulla base di tali raccomandazioni.
Inoltre, i risultati dell’indagine mostrano che i Millennials sono più propensi a cercare informazioni di tipo medico/sanitario in rete rispetto ad altri gruppi demografici, secondo Nuance infatti, il 54% dei Millennials effettua la ricerca di informazioni, consulti e farmaci on-line ancora prima di recarsi da un medico. Anche le farmacie vengono selezionate in base ad una sorta di ranking sulla “specializzazione”, ad esempio vi è chi ricerca online una specifica tipologia di prodotti disponibile in questa o in quella farmacia “specializzata”, è il caso degli sportivi ad esempio o dei prodotti legati al benessere o all’estetica.
I risultati Nuance indicano una richiesta della digitalizzazione del settore
Le differenze di comportamento sono evidenti anche nel modo in cui i Millennials affrontano i problemi legati alla salute, quando i Millennials sono più propensi a rivolgersi ad amici prima di consultare il proprio medico. Secondo l’indagine di Nuance, il 60% dei pazienti di età compresa tra i 18-24 anni racconta il proprio problema a persone vicine, prima ad amici, il 51% dei pazienti di 65 anni di età o più consulta per prima cosa il medico o il farmacista.
Questi risultati suggeriscono la necessità per gli operatori di sviluppare strategie digitali fin da subito per raggiungere adeguatamente i pazienti del futuro;
“Sappiamo che un numero enorme di pazienti oggi sono alla ricerca di informazioni su sintomi, farmaci e cure mediche on-line, quindi è solo una questione di tempo, fino al momento in cui questo tipo ti servizi e prodotti dovranno essere “digitalizzati” .Tony Oliva, Direttore settore Medico Nazionale di Nuance