Dopo tre mesi di test il social-network Google + è finalmente pronto. La settimana scorsa, è stato chiuso programma solo su invito, e Big G ha iniziato a promuovere la sua registrazione dichiarando la rete pronta per le brand page.
Alla conferenza digitale Ad Ovest della settimana scorsa, Christian Oestlien, product manager del gruppo per la pubblicità sociale di Google, ha annunciato che è vicino a svelare i profili aziendali Plus che permetteranno alle aziende di creare pagine e cerchie come quelli di un singolo utente del social network. Google infatti stava lavorando alla chiusura dei profili delle società.
Diversi sono stati chiusi, compresi quelli per Sesame Street, MTV e Mashable, solo due brand hanno ottenuto il via libera ufficiale per testare le pagine di Google +, Ford e General Motors, che sonoin beta tuttavia diversi profili aziendali non ufficiali sono sorti su Google +, creati dalle aziende.
A partire dal fine settimana scorso, una miriade di brand sono comparsi sulla rete, tra cui Burger King, Starbucks, Home Depot, condimenti per insalata Kraft, Verizon Wireless, Snapple, il Wall Street Journal e Condé Nast; nel caso della Coca-Cola, Best Buy e Louis Vuitton, c’erano più profili per ciascuna. La situazione ricorda di quella del Twitter marketing scoperta alcuni anni fa, quando alcuni utenti avevano registrato dei profili con il nome di diversi brand costringendo il dipartimento legale Hyundai ad una battaglia con Twitter durata mesi per ottenere la proprietà di @Hyundai.
Purtroppo nel breve termine, le aziende hanno perso l’occasione di cominciare a sperimentare con la piattaforma e il collegamento con i fan. Durante i suoi tre mesi di lancio, solo su invito Google + si stima abbia accumulato 25 milioni di utenti – e ora che il servizio è aperto a tutti, il numero dovrebbe aumentare.
Michael Zuna, chief marketing officer di Aflac ha dichiarato: “Dato il forte impatto di Google, sia del +1 che di Google + stiamo osservando attentamente queste piattaforme, siamo molto interessati al potenziale impatto sulla ricerca.”
Il mese scorso, Google + ha annunciato l’intenzione di elargire badge verifica per celebrità e personaggi pubblici. Alla domanda se un simile processo sarà implementato per i marchi, Prosser, ha confermato: “Non abbiamo ancora annunciato nulla, ma vale come buon esempio, cerchiamo di fare per i brand quello che abbiamo fatto per le celebrità .”
Alla domanda sulla politica gi gestione dei falsi profili, Prosser dichiara che si stanno valutando alcuni approcci diversi. Se le aziende si accorgono che un logo o un profilo viene impropriamente utilizzato, può segnalarlo a Google, che risponderà con quello che definisce un “takedown soft”. All’utente verranno dati un paio di giorni per cambiare il nome prima che Google prenda ulteriori provvedimenti, non ci saranno altre conseguenze, non verranno disattivati Gmail o altri servizi.