Quando lo spirito della rivoluzione ha spezzato l’intero l’Egitto nel 2011, un fotografo dilettante ha messo da parte i suoi studi e si è diretto a piazza Tahrir armato di macchina fotografica. E’ stato l’inizio di grandi cambiamenti sia per la sua carriera che per il suo paese.
Mosa’ab Elshamy ora 23enne ha reso testimonianza alla lotta armata in corso dall’ascesa alla caduta del primo presidente eletto democraticamente in Egitto. Attraverso la fotografia (Elshamy usa una Canon EOS 60D) ha documentato questo periodo della storia del suo paese con incredibile coerenza e profondità emotiva:
“Fatti di rilievo che in realtà non dovrebbero mai essere presi alla leggera – una persona che viene uccisa da un’altra persona – diventano molto personali.”
Molti hanno giustamente accreditato ai social media il contributo più importante alla rivoluzione egiziana e più in generale alla primavera araba. Ma sono individui come Elshamy che hanno rischiato la loro vita pubblicando aggiornamenti continui.
“Come fotografo si comincia ad essere presi di mira “ha detto” si rischia di essere assaliti dalla folla.
Prima della rivoluzione Elshamy è riuscito a scattare foto naturalistiche e ritratti dei suoi amici, aveva appena 200 follower su Twitter, mentre cominciava a documentare la rivoluzione – prima attraverso i tweet e con il crescere delle sue abilità attraverso la fotografia poi – il seguito di Elshamy è cresciuto rapidamente in maniera esponenziale.
“Il ruolo dei social media in Egitto non può essere ignorato”, ha chiarito Elshamy, ironia della sorte oggi molti politici egiziani – tra cui Morsi – hanno profili sulle varie reti.
Eppure, mentre l’uso dei social media ha continuato a crescere in tutto il mondo la democrazia in Egitto potrebbe essere ancora a rischio, le proteste e le violenze infatti sono ancora all’ordine del giorno.
Nel corso di due anni e mezzo il piccolo fotografo, una volta amatoriale, si è evoluto in un fotoreporter professionista, le foto di Elshamy sono apparse in pubblicazioni come il Times, The Economist e la rivista Foreign Policy così come su Al Jazeera English, ha ricevuto premi in Egitto durante un concorso fotografico internazionale e dall’Unione araba, il suo lavoro è stato esposto in Egitto, Germania e Inghilterra.
Potete visitare il profilo di Elshamy cliccando qui